L’ho rivista con grande piacere questa estate in occasione della Conferenza Stampa organizzata dalla XXXV Edizione di “Una Ragazza per il Cinema” all’Hotel Capo dei Greci di Sant’Alessio Siculo e poi ammirata durante la finale sul palco del Teatro Antico di Taormina, dove si è esibita, grazie anche al coreografo Garrison Rochelle, al ricordo di Tina Turner. Meravigliosa magia in una fantastica notte d’estate da brividi, in cui la straordinaria voce di Karima, capace di entrare nell’anima, ha rappresentato un momento di vera classe musicale. E come potevo io, da giornalista quale sono, e in questo caso pure fan da sempre, non approfittare dell’occasione per chiederle un’intervista che ci siamo ripromessi di fare proprio a Torino, visto che lei abita e lavora proprio sulla splendida collina della città Sabauda. E oggi che sono ritornato a casa e contatto Karima per quell’intervista promessa che si farà probabilmente agli inizi di novembre in occasione del Jazz Festival di Moncalieri (TO), sto cercando di documentarmi, di sapere cosa effettivamente avesse fatto questa bravissima cantante nel periodo in cui è praticamente sparita dal circuito mediatico, spegnendo improvvisamente le luci che l’hanno illuminata dopo essere giunta alla grande ribalta. “Per cantare, spesso ci vogliono mesi di silenzio” – dice Karima – che poi aggiunge “C’è stato un momento in cui non avevo proprio voglia di salire sul palco, tantomeno di cantare. Se lo facevo ero a disagio, mi sembrava di timbrare un cartellino. C’è voluto del tempo per riprendere a fare le cose che avrei voluto fare e per sentirmi bene”. Momenti di vita che accadono, che interrompono quel percorso professionale che s’interseca all’umano, ad attimi più o meno lunghi di fragilità che poi ti fanno ripartire meglio di prima. Ma proprio durante quel periodo di riflessione interiore, Karima Ammar, la meravigliosa voce nata a Livorno da padre algerino e mamma italiana, pensa di scrivere il suo primo libro. Nasce così “Il Viaggio di Frida e Dario” pubblicato a Marzo 2022 da Gesualdo Edizioni. Si tratta di un viaggio davvero speciale attraverso mondi fantastici ricchi di protagonisti sorprendenti, come la rana Svadhisthana, la tartaruga Manipura, il leone Vishuddha e molti altri ancora: guide sagge e preziose che accompagneranno i due piccoli amici alla scoperta di se stessi, in sette tappe, secondo il modello meditativo dei chakra proprio e tipico della pratica yoga. Dieci illustrazioni si affiancano alla narrazione di Karima che approda alla prima esperienza di scrittrice senza rinunciare alla sua inconfondibile voce. L’albo, infatti, grazie ai QR Code contenuti all’interno, è anche un autentico audiolibro e presenta una colonna sonora originale, un brano inedito intitolato il viaggio. Questo, scritto per Frida e Dario, non è tuttavia estraneo alla storia della stessa autrice. Educazione, musica e vita si intrecciano così in un racconto senza tempo destinato a far vibrare le corde dell’anima non solo dei più piccoli lettori. E’, come dicevo prima, quella sorta di narrazione di questa cantante che non fa mistero della sua tanta sensibilità professionale che oggi prende per mano anche la letteratura. Un viaggio in cui si estrinseca un po’ della bimba che c’è ancora in Karima, capace di parlare anche attraverso le belle illustrazioni di Giusy Anzovino. E oggi, Karima, mamma felice e neo sposa a 38 anni, ritorna al grande pubblico sui palchi dei più importanti Jazz Festival di tutta Italia, proprio come quello che ci sarà i primi di Novembre a Moncalieri in provincia di Torino.
Salvino Cavallaro